1945-1970

Dal Dopoguerra agli anni Sessanta

Il primo Ordine di Servizio all’avvio della Gestione Commissariale Governativa nel 1949

Alla fine del conflitto sia il materiale rotabile che le strutture risultavano pesantemente danneggiate dall’usura alla quale erano stati sottoposti ed un rinnovamento totale non era più procrastinabile.
Dopo un periodo di incertezza, nel1949 la S.A.G.E.F. rinunciò alla ferrovia e da quell’anno subentrò la gestione commissariale governativa del Ministero dei Trasporti.
I fondi disponibili permisero solo nel 1953 la realizzazione del prolungamento in regresso dall’antica alla nuova stazione di Casella: la linea, che terminava all’attuale stazione di Casella Deposito, venne prolungata fino al paese in sede promiscua, sfruttando parte della strada carrozzabile e parte del ponte sul fiume Scrivia
Le attrezzature vennero aggiornate acquistando motrici e carrozze da altre amministrazioni.
Alla fine degli anni Cinquanta entrano in servizio due locomotori della Ferrovia Adriatico-Sangritana, i celebri loc 28 e loc 29.
Tali mezzi, destinati nel tempo ad arricchire l’impianto di ulteriore fascino, risultavano anche più anziani della ferrovia stessa perché costruiti nel 1924, a Vado Ligure e convertiti allo scartamento metrico, prestarono servizio per circa vent’anni, fino a quando la ferrovia decise di restaurarne interamente uno, il locomotore 29, utilizzando i pezzi dell’altro per effettuare gli interventi più importanti.
Durante l’oltre mezzo secolo di conduzione governativa l’impianto fu preservato, nonostante il serio pericolo di smantellamento generato dalle periodiche valutazioni dei cosiddetti “rami secchi” ferroviari.
All’inizio degli anni Sessanta, quel rischio si fece particolarmente concreto a seguito dell’intendimento di favorire il trasporto automobilistico mediante la costruzione di una strada asfaltata sul tracciato della sede ferroviaria.
Nel corso degli anni Sessanta furono interamente sostituiti i binari, anche per permettere di aumentare la velocità da 28 a 35 km/h, nonostante la tortuosità e la pendenza del tracciato.